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martedì 5 febbraio 2013

Tra birdwatching e natura, la parola di un esperto


Poiana nel Lago di Burano (Foto di Alessandro Baldacci) 

Come ben saprete la Maremma è una terra ricca di aree naturali incontaminate dove è possibile ammirare molte specie animali, in particolare alcune rare specie di uccelli. Negli ultimi anni molti appassionati di fotografia scelgono le nostre zone per dedicarsi alla loro passione che per alcuni sfocia in una vera e propria professione. Abbiamo chiesto ad Alessandro, un noto fotografo maremmano, qualche consiglio a proposito di luoghi da visitare e animali da immortalare. Alessandro ci ha spiegato che gran parte della sua professione consiste in una vera e propria caccia fotografica ai volatili, detta infatti birdwatching

"I luoghi di Maremma sono molto adatti a questa tecnica fotografica, perché è veramente un’attività realistica in cui si mantiene vivo il rapporto con il territorio"

Tuffo di Gabbianella presso Oasi WWF di Patanella (Foto di Alessandro Baldacci) 

Per ammirare i bellissimi Fenicotteri Rosa è opportuno spingersi verso sud, visitando ad esempio la Laguna d’Orbetello dove da pochi anni nidificano i rarissmi Ibis Cremita. Da non farsi sfuggire le Oasi WWF del Lago di Burano, di Patanella e Orbetello dove è possibile avvistare la Poiana e il Falco Pescatore che nidifica nella zona. In alcune zone di Maremma abitano molti rapaci notturni, ma non è semplice riuscire ad immortalarli. Da maggio a fine estate è possibile ammirare il cosiddetto Biancone o Acquila dei Serpenti che fa parte delle specie migratorie.

Volo di Fenicotteri Rosa presso Laguna di Orbetello (Foto di Alessandro Baldacci)

I volatili però non sono gli unici animali “avvicinabili”. Al Parco Naturale della Maremma, presso Alberese, è possibile incontrare volpi e cinghiali, ma anche cervi, faine e istrici durante le passeggiate escursionistiche. Naturalmente qui la fanno da padrone le vacche maremmane “assistite” dai mandriani di Maremma, i famosi Butteri. Incredibilmente ricca di microrganismi viventi, sia vegetali che animali, è la riserva Diaccia Botrona, una vera e propria banca genetica che dà un gran contributo al mantenimento della biodiversità della zona. Qui, negli anni, sono stati costruiti degli appositi capanni in legno dove le persone si possono appostare ed osservare gli animali senza disturbarli. Da non farsi sfuggire il volo dell’airone bianco e la presenza della garzetta. In tutto quasi 40.000 ettari di Maremma sono oggi “riserva di natura” che è possibile visitare e che la Provincia di Grosseto ha catalogato con varie pubblicazioni per il pubblico.