mercoledì 16 gennaio 2013

Follonica e il condominio più ecosostenibile d'Italia


Condominio Ecologico a Follonica (Foto da ok-.ambiente.com)

Sono nate prima in Svezia e poi si sono diffuse in Germania, Austria e Olanda; stiamo parlando delle "Passive House".
Così vengono chiamate le case che usufruiscono di benessere termico senza l'uso degli impianti di riscaldamento tradizionali. 
Sono arrivate anche in Italia e proprio a Follonica, in Maremmaè stato costruito il primo condominio d'Italia completamente ecologico che sfrutta in modo sinergico varie fonti di energia rinnovabile.

A guardarlo sembra un normale condominio composto da 20 appartamenti, con box auto e giardino privato. La sua “magia” consiste nell'avere riscaldamento, aria condizionata, acqua calda e luce a costo zero e a zero emissioni. 
Tutto è gratis, in quanto offerto dalla natura;  un 1/5 dell'energia dal sole, grazie a pannelli solari fotovoltaici postati sopra i  tetti,  un 1/5 dal materiale di costruzione efficiente ed ecologico, come infissi speciali e  mattoni isolanti,  i 3/5 dal calore della terra grazie alla Geotermia a bassa entalpia (basso calore).


Progetto di una casa ecologica a Follonica (Foto da ecoo.it)

Il costo di una centrale termica geotermica è quasi uguale a quello di un impianto tradizionale, è basato su un sistema di sonde con 15 cm. di diametro che vengono spinte a circa 100 metri nel sottosuolo dove la temperatura può arrivare fino a 25°C.
Il calore del sottosuolo viene trasmesso alla centrale termica grazie a pompe che alimentano il sistema di riscaldamento o il raffreddamento collocato sotto i pavimenti delle case che non avranno più a vista gli ingombranti e poco estetici termosifoni.
Il calore dal pavimento si innalzerà  e riscalderà tutta la casa nel modo più naturale possibile.
Nei mesi estivi il calore si trasformerà in aria fredda invertendo semplicemente il processo.

Spiaggia di Follonica (Foto di Danilo Sandrono su fotografieitalia.it) 

Il Condominio Eco-Sostenibile è stato costruito a Follonica, su un'area dedicata e riservata al "Piano per l'edilizia economica popolare".
Il dubbio sul prezzo di una casa con costo bolletta-zero ed emissioni- zero si dilegua sapendo che i 20  appartamenti di circa 80 mq. ciascuno, sono stati venduti a prezzi normali del mercato immobiliare di Follonica.
Molte giovani coppie della bella cittadina di mare in cerca della prima casa hanno subito comprato, giovani pronti a sperimentare il nuovo, pronti a credere che il futuro della Provincia di Grosseto è già scritto oggi,  attraverso scelte del territorio sempre più vicine alle tematiche dell' "eco- sostenibilità".  

martedì 8 gennaio 2013

Dal distretto rurale al distretto green

Tramonto nel Parco della Maremma (Foto Provincia di Grosseto)
L’idea parte da un commento e da un’inesattezza: nel post “In Maremma l’economia è sempre più Green” (del blog Web Innovation Maremma) azzardavo, in nota, un confronto dell’eco-sostenibilità dell’economia maremmana nel tempo, riferendomi al riconoscimento del territorio provinciale come Distretto Rurale. Un istituto che veniva normato dalla Legge Regionale Toscana n. 21 del 2004, e quindi non “d’Europa”, come erroneamente indicavo (ma anche l’America fu scoperta per errore). Un lapsus freudiano, in realtà, come cercherò di spiegare in fondo (recuperando così in calcio d’angolo J).

Ma andiamo per ordine.

Intanto cos’è il distretto rurale? La legge, che ne disciplina l’iter formativo, lo definisce come “un sistema economico territoriale che ha come caratteristiche la produzione agricola coerente con le vocazioni naturali del territorio e significativa per l'economia locale, un'identità storica omogenea, una consolidata integrazione tra attività rurali e altre attività locali, la produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali del territorio”

Germano (Foto di Andrea Trummino)
Al di là della fredda definizione legislativa, si capisce meglio il significato se si parte dall’origine della proposta: fu il Prof. Alessandro Pacciani, nel 1996 a lanciare l’idea che quell'’ area di crisi” che era la provincia potesse trovare il proprio sviluppo “rurale” dai suoi punti di debolezza, mettendo a sistema tutti gli elementi in gioco. Le parole d’ordine erano quindi “fare sistema” (in pratica un sistema di relazioni stabili tra gli attori pubblici e privati, inter- e infra-settoriale), “concertazione”, “rafforzamento della qualità”, “consolidamento delle filiere e delle infrastrutture pubbliche”, “ concentrazione e finalizzazione delle risorse”, “coordinamento degli strumenti di programmazione”.

Per approfondire vedi “Il Distretto Rurale della Maremma 1996-2006: come si forma un distrettorurale” (di Daniela Toccaceli in Agriregionieuropa del settembre 2006) e soprattutto l’e-book “La Maremma Distretto Rurale” del Prof. Pacciani, del 2003.

In tempi di social web lo potremmo definire un “rural network”, il quale, anche se non definiva un obiettivo di produzione specializzato (ma è generalista e infrasettoriale), ha messo a regime un vero e proprio modello di sviluppo. Nello stesso tempo è anche un metodo di governo, visto che è stato “istituzionalizzato”, prima in via sperimentale nel 2002, poi, come detto grazie alla legge regionale del 2004; e soprattutto ha compiti di coordinamento della programmazione e della destinazione delle risorse.

Uccelli in volo nelle oasi WWF di Maremma (Foto di Provincia di Grosseto)

Se quindi da una parte il Distretto può essere un modello di sviluppo da prendere ad esempio e dall’altra l’economia maremmana sta dimostrando un rilevante grado di eco-sostenibilità (vedi il post “In Maremma l’economia è sempre più Green”), perché non sommare le due cose? E quindi mettere a regime un sistema stabile di relazioni tra tutti gli attori pubblici e privati, di tutti i settori economici, individuando naturalmente strategie e programmi di sviluppo sostenibile per l’ambiente.

Non significa questo far subire alla Maremma un ambientalismo del “no” e di mera denuncia, ma attuare i principi della Green Economy nella pianificazione territoriale, nei piani di investimento pubblici e privati, nell’infrastrutturazione, nella definizione e nell'esecuzione dei servizi, secondo un sistema di concertazione che parta dal basso. Come per il distretto rurale è necessaria prima un cammino “culturale” per comprendere i nuovi orizzonti e le nuove opportunità, quindi ottenere un ruolo istituzionale del modello attraverso i necessari protocolli d’intesa tra gli enti locali e l’attività normativa, e infine attuare una governance comune in tutta la Maremma.

E così come il settore agricolo, anche quello ambientale è un argomento di rilevanza (e direi livello) europeo, e non solo per i fondi strutturali impegnati. La Maremma per le caratteristiche ambientali e paesaggistiche che possiede già di base può potenzialmente diventare un laboratorio/esempio dove la Green Economy diventi il nuovo approccio di sviluppo. Un’area da prendere a modello dove lo sviluppo e la tutela delle risorse ambientali vanno a braccetto, ma anche come possibile banco di prova per iniziative di innovazione in questo campo e come incubatore di start-up nella Green Economy.

mercoledì 2 gennaio 2013

Paolo Fanciulli e il pescaturismo in Maremma


Talamone, Montecristo, Corsica - Foto di  Alessandro Baldacci 

Un'esperienza di pesca eco-sostenibile e di turismo ambientale in Maremma

Nel piccolo porto di Talamone in Maremma, vengono ormeggiate molte barche che attendono, dondolandosi, l'arrivo della bella stagione per uscire in mare.
C'è una sola imbarcazione nel porto di Talamone che invece va in mare aperto tutti i giorni.
E' Sirena, la barca guidata da Paolo Fanciulli che ogni mattina affronta il mare per praticare la pesca sostenibile.

La pesca è l'attività che Paolo esercita da più di 20 anni, un tempo lungo durante il quale si è sviluppata in lui una profonda conoscenza del mare che ama e che rispetta. 
Paolo Fanciulli è un autentico ambientalista.
La determinazione di farsi "guardiano" dell'ambiente lo ha fatto essere portavoce di una lunga battaglia.
Un vera lotta contro la distruzione del mare, contro chi pensando solo al guadagno, distrugge l'ambiente per pescare con più abbondanza e non ha scrupoli ad usare reti a strascico, appesantite da catene ed uncini, che una volta posate sul fondale marino lo devastano e distruggono piante e habitat che i pesci usano per riprodursi.
  
La battaglia appassionata per la difesa del mare di Paolo è stata coronata da una vittoria nel 2006 ovvero l'anno in cui fu costruita la “Casa dei Pesci” nel tratto di mare che va da Porto Santo Stefano fino alla foce del fiume Ombrone.
La "Casa dei Pesci" è un sistema progettato che rende impraticabile, in quel tratto di mare, 
la pesca con le "reti a strascico".
Il risultato è stato tangibile poco dopo, quando in quelle acque sono tornati  pesci che erano scomparsi come i fragolini, le cernie, le triglie e i delfini.

Nel video Paolo spiega con chiarezza come e perchè  la pesca illegale distrugge il mare.   


                                                                                 Video di WineSurtTrup


L'impegno di Paolo per il rispetto del mare ha fatto nascere in lui anche la voglia di condividere la sua esperienza, di comunicarla per stimolare una maggiore consapevolezza e una maggiore responsabilità verso un problema che riguarda tutti ed è di tutti.
Con questa determinazione Paolo Fanciulli ha creato l'attività di pescaturismo eco sostenibile in Maremma.

Pesci (Foto da paoloilpescatore.it)

Durante la bella stagione, i turisti che vogliono vivere un'esperienza autentica o i viaggiatori appassionati di vero turismo ambientale, si imbarcano la mattina presto sulla Sirena, partendo dal porto di Talamone.
Sono pronti per vivere un giorno come "pescatori veri".
Paolo è lì pronto ad accoglierli, quando la barca è sul mare aperto lui parla, racconta la sua battaglia contro le reti, spiega come la pesca può essere passione e scopo di vita solo se fatta senza distruggere l'habitat naturale.
Mostra al gruppo il suo modo di pescare eco sostenibile, più tardi il pesce pescato viene pulito, cucinato e consumato insieme. 
In questi momenti di forte condivisione dell'esperienza, i turisti  pescatori si trovano circondati dalla bellezza del panorama intorno, il Parco della Maremma, e da gabbiani che, accompagnati dai falchi pellegrini, volano sopra la barca.

Ecco un estratto dal suo sito personale:


"Noi tutti, dice Paolo ai suoi ospiti, mangiamo solo il pesce che conosciamo, come le cernie, l'orata, la spigola. E' necessario apprezzare meglio quello che il mare offre. Il pesce che costa poco non è per questo un pesce meno buono, spesso è solo poco conosciuto. Il mare offre frutti stagionali, così come fa il nostro orto."

martedì 25 dicembre 2012

Maremma Brand Index 2012

Sergio Farinelli di QNT e Francesco Tapinassi sul palco di BTO
(Foto via bookingblog.com)

Maremma Brand Index 2012 è una ricerca altamente innovativa, voluta dall'Amministrazione Provinciale di Grosseto, volta ad individuare l'indice di competitività di una destinazione sostenibile.

Lo studio realizzato da QNT Hospitality, in collaborazione con ReviewPro, e Officina Turistica, è stato presentato nella seconda giornata di BTO: Buy Tourism Online, la più importante manifestazione italiana per le tematiche riguardanti il turismo e il web.

Il team di lavoro è stato coordinato da Francesco Tapinassi che ha introdotto la ricerca e interagito con il pubblico presente.

Ecco alcuni dati :

In un anno è quasi raddoppiato il numero di aziende turistiche della provincia di Grosseto iscritte a Facebook, che sono passate dalle 340 del 2011 alle 658 del mese di novembre 2012.

Il numero di utenti che seguono le pagine aziendali delle strutture su Facebook sono circa 134 mila, registrando un +210,6 % rispetto al dato 2011.


Sul palco Sergio Farinelli, Francesco Tapinassi
Vilma Vanni di ReviewPro e Nicola Carraresi di Officina Turistica
(Foto via bookingblog.com)

Il dato più importante riguarda il Gri o global review index, cioè il punteggio globale di gradimento espresso dagli ospiti, che è altissimo per la destinazione Maremma Toscana, pari all'86%, ovvero al di sopra delle 10 città turistiche principali d'Italia, monitorate da Review Pro.

In totale sono state analizzate oltre 22 mila recensioni, in 29 lingue, attraverso 32 canali diversi, e recensite 1856 strutture ricettive.

Circa 259 operatori utilizzano canali di vendita su internet: anche questo è un importante segnale della propensione delle imprese maremmane verso l'innovazione e l'e-commerce.

113 sono le imprese ecosostenibili e il 63% di queste comunica questa caratteristica sulla propria homepage.

Ecco le slides della ricerca presentate:


La ricerca rientra nell'ambito del Progetto NecsTour come strumento di crescita per le imprese attraverso l'ascolto e il monitoraggio.

Venerdì 14 dicembre lo studio è stato presentato dal dirigente al turismo della Provincia di Grosseto, Francesco Tapinassi, alla prestigiosa Trentino School of Managment, riscuotendo ottimi consensi.

martedì 18 dicembre 2012

QrTravel nelle Città del Tufo della Maremma Toscana

Pitigliano (Foto di Giovanni Perassi) 

In Maremma la conoscenza è in cammino                                                   

Facile, Cool, Gratuito.

Tre aggettivi che piacciono ai giovani e descrivono l'idea di Qr Travel.
Un'idea nata dalla voglia di innovazione e dalla creatività di tre ragazzi che hanno solo 23, 21, 19 anni e vivono a Pitigliano, in Maremma.

Condividendo fra loro la passione per la tecnologia e per il turismo, Gianluca, Ivan ed Alessandro di "Officina Creativa" hanno progettato il QrTravel, un sistema multimediale che sfrutta la tecnologia del QrCode ed è compatibile con la maggior parte di tablet e di smartphone.

I tre ragazzi in posa (Foto di http://www.qrtravel.it/)

I pannelli con i codici sono stati allocati nei luoghi di maggiore interesse artistico, storico e culturale nei paesi di Pitigliano Sorano e Sovana.

Per usufruire del servizio basta installare il software gratuito sul cellulare, inquadrare il codice ed assistere alla proiezione di un Docu-Film in italiano e in inglese che, per la durata di 2 o 3 minuti mostrerà le immagini narrando la storia e la bellezza del luogo.

Un innovativo servizio di accoglienza che permette ai turisti l'immediata fruizione di informazioni sul territorio  e in poco tempo ha riscosso un notevole successo, maggiore di quello che i tre ragazzi prevedevano.

Ecco un bellissimo Video di QrTravel: Scopriamo la Maremma      
            

Officina Creativa, attenta a garantire la massima accessibilità anche a persone con ridotte capacità sensoriali, produrrà tutti i Docu-Film con sottotitoli e narrazioni.

martedì 11 dicembre 2012

In Maremma l'economia è sempre più Green


Girasoli in Maremma

In Maremma l'economia è sempre più verde.

I dati raccolti dalla Fondazione Symbola, dimostrano che la Regione Toscana è molto avanti in questa politica di riconversione, infatti occupa la sesta posizione fra tutte le Regioni Italiane, avendo raggiunto il numero di  24 mila  imprese che investono nell'economia Green. 

Nella  Provincia di  Grosseto le imprese che investono nei prodotti e nelle tecnologie "Green" rappresentano   il 24,9% del  totale, una percentuale molto alta che supera quella della media Regionale.

I risultati  della Maremma sono frutto di  un' economia "virtuosa"  che ha rivolto attenzione e cura al mantenimento delle bellezze paesaggiste naturali del territorio, al turismo e all'agricoltura di qualità coadiuvato dall'uso delle energie rinnovabile come il fotovoltaico, il solare termico, la geotermia ed il biogas.

Nel Campionato Europeo della Res Champions  League 2012  che premia le migliori prestazioni sulle fonti pulite e sulle politiche energetiche, il Comune di Grosseto è stato secondo fra i 12 Comuni vincitori.

La natura
La  Maremma inoltre ha  un'identità riconosciuta  e percepita da tutti come naturalmente eco-sostenibile.

Oggi,  dopo  devastazione e la drammaticità  di un'alluvione che nell'arco di poco tempo ha distrutto case, aziende e imprese del territorio, tutte le caratteristiche della Maremma rendono ancora più importante  la forza e l'attenzione di tutti per superare il  momento drammatico e per riprogettare un "futuro" e uno sviluppo eco sostenibile  sempre maggiore per un  territorio che possiede una  grande potenzialità.


martedì 4 dicembre 2012

Social Front Office Maremma

                
Icone Social Network                                      

Il Marketing Turistico è profondamente cambiato grazie allo sviluppo della  tecnologia e delle reti sociali del Web 2.0. che hanno stravolto equilibri prima esistenti.
Anche se questa affermazione è oggi riconosciuta da tutti come valida, un problema rimane aperto:

Quanti sono i  soggetti che occupandosi di promozione turistica  hanno acquisito una  conoscenza appropriata del come, quando e perche' usare gli strumenti del Web 2.0. ? 

Il Progetto Social Front Office , presentato dalla Provincia di Grosseto ha come obiettivo il superamento del  famoso "Digital Divide",  termine che indica la disuguaglianza fra chi fa uso di tecnologie dell'informazione e chi invece ne rimane totalmente o parzialmente escluso.

La Provincia di Grosseto ha destinato 100mila euro del Fondo Sociale Europeo per offrire
gratuitamente un corso di formazione  a 350  imprenditori e operatori turistici della Maremma per imparare ad utilizzare gli "strumenti" del Web, necessari  per affrontare le sfide del nuovo millennio.

Il Progetto Social Front Office Maremma è un percorso formativo che si articola su lezioni
che vanno dall'utilizzo dei social network più conosciuti come Facebook e Twitter, all'importanza delle immagini on line con Pinterest, Flickr e Youtube e alla geo-localizzazione con Foursquare.

L' apprendimento "sul campo" sarà senza dubbio l'esperienza più importante e costruttiva del'intero  percorso, permettendo a ciascun partecipante di  mettere in atto le proprie risorse individuali.

Escursione
Le uscite in gruppo saranno  vere e proprie "spedizioni" condivise con blogger esperti, accompagnati da guide ambientali e/o turistiche che metteranno a disposizione degli  allievi le loro conoscenze.

Il lavoro on line di tutto il gruppo, oltre a sviluppare la conoscenza fra i componenti,  produrrà  una moltiplicazione virale di informazioni, di immagini postate in rete sulla bellezza della Maremma Toscana.